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Il Cagliari non guarisce dalla “pareggite”, a Brescia una brutta partita finisce 1-1.

Le pagelle.

Radunovic 6,5: sempre piazzato e pronto.

Zappa 5,5: soffre un po’ Rodriguez nell’uno contro uno pur senza esserne travolto. Il pareggio del Brescia nasce da un suo colpo di testa dove probabilmente poteva fare meglio. Ma sono situazioni dove il tempo per pensare è pochissimo, decidono i riflessi e l’istinto.

Dall’81° Di Pardo, cambio tardivo, non entra in partita.

Goldaniga 5,5: Partecipa al calo di concentrazione di tutto il reparto.

Dossena 5: oggi lento di riflessi e spesso in ritardo.

Obert 5,5: chi doveva marcare Bisoli? In ultima istanza lui, ma l’errore parte dai centrocampisti.

Dall’81° Azzi, 5: è l’unico dei cambi tardivi che prova a entrare in partita, ma con scarso successo.

Nandez 5,5: spinge poco e copre così così.

Makoumbou 5: la sua solita partita, finché fa due errori grossolani che sono rappresentativi dell’inaspettato calo di tutta la squadra.

Kourfalidis 5: tenere Bisoli in occasione del gol era compito suo, ma era indietro di 15 metri. Tenta qualche tiro da fuori, ma non gioca sui livelli ai quali ci aveva abituato.

Dal 41° Barreca, ng come Di Pardo.

Luvumbo 6,5: l’unico che non partecipa al calo generale, prende falli, causa gialli a favore e infine si procura il rigore.

Mancosu 5: decisamente in affanno, non entra mai in partita.

Dal 46° Millico, 6: ci prova, qualche volta in progressione, o cercando di mettere palloni interessanti in area, ma predica nel deserto.

Lapadula 5: ennesima dimostrazione che non si trova assolutamente a suo agio nell’essere l’unico uomo d’area. Unica nota positiva, ha segnato il rigore.

Ranieri 5: quarta occasione consecutiva sprecata, la squadra in deciso calo di concentrazione soprattutto in difesa, proprio quel reparto che sembrava sistemato, oggi ha sbandato abbondantemente.

Anche il centrocampo insufficiente, l’attacco poi è il malato cronico e, nonostante ciò, lo si schiera sempre col solito, sterile modulo, oggi ulteriormente penalizzato dal calo di tutta la squadra, che ha giocato oggettivamente una brutta partita, contro un avversario che ha confermato tutte le difficoltà che sta attraversando.

Ranieri non si aggrappa mai a scuse, magari giocare tre partite in pochi giorni incide sulla tenuta psicologica e atletica della squadra, per non parlare dei frequenti e sempre lunghi infortuni. Resta il fatto che l’unico che può contare sul carattere è proprio il tecnico, in campo manca mentalità, non solo oggi. Schierati in campo c’erano dieci ragionieri che svolgevano il compitino (oggi pure male), e che non hanno mai fatto nulla per creare qualcosa di imprevedibile (a parte Luvumbo).

Si è visto qualche tiro da fuori di Kourfalidis, però la squadra è bloccata, cresciuta sì come solidità, ma non ancora come carattere. E il tempo stringe…

Massimiliano Hellies