Settimana di passione per i due mister, che in settimana non avranno fatto altro che pensare a come “fregarsi” a vicenda.

L’aspetto più affascinante di una sfida playoff come questa, è che non conta più nulla se non quel centinaio di minuti che andranno a stabilire chi andrà a giocarsi la serie A col Bari.

Per amore di statistica, si può dire che il Parma in casa durante la stagione regolare è risultato tutt’altro che imbattibile tra le mura amiche, perdendo per ben sei volte. Si potrebbe però aggiungere che ha vinto le ultime quattro, togliendo così ogni possibile speranza che soffra di un “mal di Tardini” del quale si potrebbe approfittare.

Si potrebbero citare i precedenti, che vedono il Parma decisamente in vantaggio rispetto al Cagliari, con 16 vittorie, 7 pareggi e 4 sole sconfitte.

Ma tutto questo stasera conterà meno di nulla. Si troveranno di fronte due squadre cariche e caricate dall’ambiente, che per 90’ avranno un solo obiettivo, passare il turno.

Il confronto tra i due allenatori e fuor di dubbio affascinante. Guidano due squadre diverse, anche se potrebbero contrapporsi specularmente a livello di modulo. Pecchia plasma le squadre che guida a sua immagine e somiglianza, rapidità di manovra, tante galoppate sulle fasce, scambi rapidi, verticalizzazioni e tanta aggressività. Ranieri dal canto suo sta riuscendo a leggere e correggere le partite in modo magistrale. Sicuramente vedremo il cervello di entrambi “fumare” in panchina per lo sforzo nel cercare di leggere e interpretare la sfida.

Difficile che una delle squadre vada in cortocircuito da sovraccarico lasciando l’altra libera di dominare. Molto più probabile sarà vedere una partita combattutissima, dove non saranno ammesse prestazioni sottotono (viste a Cagliari da una parte e dall’altra), anzi, saranno richieste performance individuali e in concerto da grande squadra, perché cercare di capire chi, cosa e come fare la differenza oggi è davvero impresa ardua.

Entrambe le piazze chiedono a gran voce di tornare nella serie regina, e, visto l’equilibrio e la tensione, non ci si accontenterà di partecipare o di esclamare un po’ ipocritamente, seppur sportivamente, “vinca il migliore”, tutti vogliono vincere, ma oggi una sola tifoseria gioirà mentre l’altra rimarrà delusa.

Questo è il bello e il brutto del calcio, questo è il bello e il brutto dei playoff.

Massimiliano Hellies