Nell’anticipo della 29a giornata di Serie B, all’Unipol Domus, scendono in campo i padroni di casa del Cagliari contro l’Ascoli.

Uno stadio semi vuoto, forse a causa di una tipica serata pazzerella di marzo. Come da tradizione, il fenicottero Pully saluta i tifosi.

Il primo tempo, che era iniziato bene per i sardi, ha poi visto prevalere i marchigiani, in vantaggio con Forte al 19°. Fine della prima frazione di gioco tra i fischi dei tifosi per i padroni di casa. Nel secondo tempo scende in campo un Cagliari rigenerato, entrano Azzi e Prelec.

Poi i rossoblù pareggiano con Lapadula, bravo a mettere in rete un suo stesso rigore parato dal portiere bianconero. Con il pareggio cambia la musica. Gran Gol di Mancosu, per noi migliore in campo e Cagliari in vantaggio. Ancora Lapadula che sigla il 3-1 ed infine Zappa-destro a decretare il 4-1 finale.

A fine della partita, in conferenza stampa l’allenatore dell’Ascoli Breda dice che loro non sono stati bravi ad interpretare determinate situazioni e che i cambi di Ranieri sono stati determinanti. Hanno mollato un po’ di intensità mentale e non sono riusciti a rimanere in partita, anche perché il Cagliari è una grande squadra.

Arriva Mister Ranieri che ricorda come é possibile raggiungere i 67/69 punti, ma serve l’aiuto di tutti, anche dei tifosi. E i fischi, con richiesta di mostrare gli attributi, certo non aiutano. Riusciamo a rivolgergli l’ultima domanda:

Un primo tempo prevalentemente Cagliari, poi contestazione dei tifosi ed un ottimo secondo tempo. Quali corde ha toccato durante l’intervallo? La rabbia per la contestazione dei tifosi o ha la bacchetta magica?

"No, non c’è nessuna bacchetta magica, ho solo la consapevolezza di insegnare bene alla squadra e di dare le accortezze dovute. Ho detto a Lapadula di caricare la squadra, di metterci l’anima che la vinciamo. Ho anche detto usciamo prima e aspettiamoli in campo, così facciamo vedere che siamo pronti alla battaglia".

Daniele Cardia