Si è svolta oggi, presso l'Istituto Comprensivo di Pirri, la presentazione del "Progetto Viola" di Lìberas, associazione femminista e transfemminista attiva nella lotta alla violenza maschile sulle donne e alla violenza di genere.
L'iniziativa, finanziata dal Comune di Cagliari nell’ambito del Progetto Contatto – POC METRO 2014–2020, si inserisce all’interno di un più ampio percorso di attivazione politica, educativa e culturale dell’associazione, radicato nel territorio e orientato alla trasformazione dei rapporti di potere che fondano le diverse forme di oppressione e violenza.
Nato per entrare negli spazi della quotidianità, in contesti accessibili, informali e pubblici come i mercati rionali di Pirri e di Sant’Elia, il Progetto Viola non ambisce solamente a “fare informazione”, ma a costruire relazioni, pratiche di ascolto e confronto, possibilità di nominare la violenza anche nei suoi aspetti più sottili e meno riconosciuti.
Lìberas porta nei mercati materiali, parole e presenze politiche, per dialogare con tutta la popolazione, non solo con chi vive condizioni di marginalizzazione o isolamento, ma con ogni persona che, direttamente o indirettamente, vive o ha vissuto esperienze legate alla violenza di genere. Dopo le prime attività di avvio del progetto, il 12 e 13 aprile cominciano le giornate nei mercati di Pirri e di Sant’Elia, dove verrà allestito un gazebo informativo e sarà possibile incontrare le operatrici, ricevere materiali divulgativi e aprire spazi di confronto. Il gazebo funzionerà anche come punto informativo itinerante sul territorio, uno spazio politico e relazionale pensato per la popolazione tutta.
“I mercati rionali, importanti spazi pubblici frequentati dalla comunità, rappresentano per l’associazione uno dei luoghi di incontro che abbiamo scelto - dichiara la socia fondatrice di Liberas, Bruna Biondo - per raggiungere le persone fuori dai propri contesti privati e farle uscire dall’invisibilità e dall’isolamento, spesso alla base di una relazione violenta”.
Questo progetto si intreccia con l’insieme delle attività dell’associazione, che dal 2023 opera nei territori con approcci femministi intersezionali, consapevole che la violenza non è mai un fatto individuale o emergenziale, ma un dispositivo strutturale che attraversa i corpi e le vite di donne, persone lesbiche, trans, non binarie, persone migranti, disabili, neurodivergenti, razzializzate, precarie.
In particolare, le direzioni in cui Liberas ha realizzato le proprie azioni, o progettato di agire, sono molteplici:
percorsi educativi nelle Scuole e nell’Università, rivolti ad adolescenti e giovani adulti, sui temi della libertà, del consenso, delle relazioni affettive e sessuali, della prevenzione della violenza, dell’identità e dell’orientamento sessuale e di genere;
- attività di formazione e confronto con insegnanti, educatrici, genitori, professionisti del sociale, pensate per offrire strumenti di analisi e lettura critica delle dinamiche di potere e delle forme sistemiche di discriminazione nei contesti educativi e istituzionali;
- produzione di cultura politica transfemminista, attraverso eventi pubblici, laboratori, presentazioni, momenti di confronto collettivo, con l’obiettivo di promuovere immaginari altri, più giusti e più liberi.
Una delle azioni più significative attualmente in corso è la realizzazione di materiali divulgativi – libretti, cartoline, manifesti – pensati per adulti e adolescenti.
Attraverso un linguaggio accessibile e posizionato, questi strumenti affronteranno parole e dinamiche della violenza nel quotidiano, con focus su temi spesso ignorati o banalizzati come il revenge porn, il controllo e la manipolazione emotiva nelle relazioni, la libertà sessuale, la cultura dello stupro, l’omolesbobitransfobia, il sessismo nei media, e molto altro. Il fine è offrire strumenti di decostruzione e consapevolezza, ma anche spazi simbolici dove riconoscersi e sentirsi legittimati.
L’associazione ha avviato una collaborazione strutturata con l’Istituto Comprensivo Pirri 1 – Pirri 2 di Cagliari, all’interno della quale è nato il Punto Informativo Antiviolenza, uno spazio di accoglienza e orientamento attivo, aperto due volte a settimana, che rappresenta un esempio concreto di alleanza educativa tra scuola e attivismo.
Lìberas è l’unico centro transfemminista in Sardegna che si occupa di violenza di genere includendo anche soggettività lesbiche, bisessuali, trans, non binarie, queer. Un posizionamento politico chiaro, che rende Lìberas una delle sole quattro realtà transfemministe attive su questo fronte in tutta Italia.
“Non ci occupiamo solo di violenza, ma di libertà. Della possibilità di vivere relazioni non oppressive, desideri non normati, corpi non sorvegliati. Di immaginare mondi altri – affermano le attiviste di Lìberas – la violenza si combatte ogni giorno, anche nelle parole che scegliamo, negli spazi che attraversiamo, nei legami che costruiamo”.
Le iniziative promosse da Lìberas nei mercati, nelle scuole, negli spazi pubblici, sono aperte a tutta la popolazione.