La Regione Sardegna ha stanziato oltre 13 milioni di euro per ridurre le liste d'attesa nel sistema sanitario, con fondi destinati a strutture pubbliche e private accreditate.

In particolare, 7,6 milioni sono andati alle strutture pubbliche, di cui una parte (761 mila euro) è destinata all'erogazione delle prestazioni in colonscopia. Le risorse residue sono state ripartite secondo i criteri del Fondo sanitario regionale, riservando la priorità a prestazioni oggetto di monitoraggio come diagnostica per immagini, cardiologia, gastroenterologia, oculistica e otorinolaringoiatria, ricoveri per chirurgia, ortopedia e urologia.

Sono invece 5,4 i milioni destinati all'acquisto di prestazioni sanitarie da strutture private accreditate. Di questi il 50% destinato all'acquisto di prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale e 50% per l'acquisto di prestazioni ospedaliere.

Alla Asl di Cagliari sono stati incrementati i volumi di attività e coinvolto il personale in libera professione, mentre l'Aou di Cagliari ha avviato 27 progetti per ridurre le liste d'attesa nel 2025. L'Aou di Sassari invece ha adottato misure aziendali che hanno portato, tra le altre cose, a una riduzione del 50% delle liste d'attesa in chirurgia pediatrica.

Individuato anche il responsabile unico regionale dell'assistenza sanitaria nella persona di Luigi Minerba.

 

 

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