Limitazioni lavorative legate anche a problemi di salute. E' quanto accade al 42% degli operatori sanitari in base a quanto denunciato dalla Uil.
Tra le cause di tale situazione, turni massacranti, carichi eccessivi e, in generale, modalità lavorative molto pesanti, alla base di di infortuni o malattie professionali.
Ad essere maggiormente interessati dal fenomeno gli operatori socio sanitari, infermieri e medici. Secondo quanto denuncia la Uil il problema sarebbe connesso all'organizzazione del lavoro, che deve far fronte al significativo invecchiamento della dotazione organica, la carenza di personale e il precariato.
A farne le spese sarebbe l'assistenza ai pazienti, che evidenzia da tempo molteplici criticità.
Da qui la richiesta della sigla sindacale per l'avvio di percorsi personalizzati rivolti ai lavoratori con limitazioni, oltre ad appositi programmi di prevenzione e assunzioni mirate.
Misure che, secondo la Uil, andrebbero integrate con un piano straordinario di stabilizzazioni e assunzioni, anche di personale amministrativo, al fine di garantire la copertura dei servizi per l'intero territorio regionale, limitando così tempi di attesa e gestioni inefficaci da parte di alcune Asl.