In base ai dati elaborati nell'ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, tra il 31% di cagliaritani che soffre di una patologia cronica, uno su 7 (14%) necessita di assistenza, e in quasi un caso su due (45%) questa è fornita in tutto o in parte da un familiare, che svolge quindi il ruolo di caregiver.
Un dato da non sottovalutare, considerando che per chi soffre di malattie croniche il supporto dei propri familiari è fondamentale. Dalla prenotazione delle visite, all’aiuto nelle piccole attività quotidiane, i familiari caregiver possono infatti svolgere un ruolo importante nella gestione di una cronicità.
Andando ad esaminare più a fondo i dati dell'indagine, emerge una descrizione della gestione della patologia come complessa o estremamente complessa (nel 14% dei casi) tra chi ha una sola malattia cronica, mentre nel 20% dei casi tra chi soffre di più di una patologia.
Per la maggioranza (55%) dei cagliaritani con cronicità l’assistenza avviene almeno in parte presso strutture sanitarie, mentre per il 45% del campione interamente a domicilio. Quando non sono i familiari o il paziente stesso ad occuparsene, a farlo è in genere un o una badante (32%), il personale del servizio sanitario pubblico (28%), o associazioni di volontariato (6%).
Il ruolo del caregiver è molto delicato e richiede un forte impegno, non solo di tipo fisico. Impegno che rende complicata la vita dello stesso caregiver. Un tema molto sentito dagli intervistati da UniSalute, che indicano (62%) l’offerta di programmi di formazione sulla patologia e sulle pratiche di assistenza, come strumento utile per facilitare la vita del caregiver familiare.
Molti vorrebbero inoltre poter partecipare in comunità o gruppi per condividere esperienze e consigli (57%) e ritengono sia necessario allocare maggiori fondi e risorse sui servizi di assistenza (57%). Apprezzati anche i dispositivi di telemonitoraggio (62%), che rendono più semplice tenere sotto controllo l’andamento della malattia direttamente da casa, anche se ad oggi sono utilizzati solo da una minima parte (12%) dei malati cronici cagliaritani.
Guardando invece alla quotidianità di chi soffre di una cronicità, dalla ricerca emergono come utili alcuni servizi, in particolare la consegna a domicilio di ricette e medicinali (61%), le visite a domicilio (57%) e i servizi di consulenza che aiutano a individuare cure e altre opportunità di assistenza (55%). Anche sotto questo punto di vista gli strumenti della telemedicina – come le televisite – vengono apprezzati, con oltre la metà del campione (57%) che le considera utili.