La Regione ha autorizzato l’innalzamento del massimale fino al limite di 1.800 pazienti, su base volontaria, per i medici di medicina generale che operano in aree disagiate nelle quali l’incremento è reso necessario per garantire l’assistenza ai cittadini.
In particolare, l’incremento, già contemplato nell’ultimo Accordo collettivo nazionale (ACN) della medicina generale del 2022, che per la sua applicazione rimanda a specifici nuovi accordi integrativi regionali, è contenuto in un provvedimento di legge approvato oggi dal Consiglio regionale nelle more del nuovo Accordo integrativo regionale (AIR) attualmente in fase di negoziazione al tavolo sindacale.
La proposta di legge regionale approvata stabilisce, inoltre, la ripartizione di 10 milioni di euro già stanziati nell’ultima Finanziaria regionale, destinando il 70% dei fondi all’integrazione del finanziamento dell’AIR di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n. 19/9 del 12 maggio 2010 (e successive modifiche) e il 30% alle Asl per la realizzazione di progetti d’assistenza primaria e continuità assistenziale finalizzati a garantire uniformità nei livelli essenziali d’assistenza su tutto il territorio.
Nella disposizione è stata definita anche l’operatività degli infermieri di famiglia negli ambulatori dei medici di medicina generale per ridurre il carico di lavoro specie di quelli massimalisti.