L'invecchiamento non è più solo una questione di vecchiaia. Di fatto, negli ultimi decenni si è sviluppata una nuova prospettiva che mira a ridefinire il concetto di anzianità: l'invecchiamento attivo. Un approccio che sfida il tradizionale paradigma dell'invecchiamento considerato come un periodo di declino fisico e mentale, per rivalutare l'età avanzata come fase di opportunità, crescita e partecipazione attiva alla società.
In questo senso va interpretato il secondo incontro di sensibilizzazione che si è svolto venerdì 20 aprile presso la Biblioteca Comunale di Pirri, nell'ambito del servizio Centro di Quartiere della Municipalità di Pirri.
L'iniziativa, promossa dal Consorzio Territoriale Network Etico, tramite la cooperativa consorziata Alfa Beta di Guspini e in collaborazione con il gruppo di ricerca della Comunità Mondiale della Longevità, ha affrontato temi di grande attualità quali la partecipazione degli anziani al processo di transizione digitale; il problema della pianficazione e gestione patrimoniale da parte delle persone che si avviano ad affrontare la seconda parte della loro vita; le soluzioni che possono agevolare la fruizione dei luoghi della cultura da parte di persone con disabilità; l'importanza del movimento e della motricità.
Tutti argomenti che integrano i temi già discussi in occasione del primo incontro (12 aprile) e che offrono nuovi spunti per affrontare una tematica, quella dell'invecchiamento attivo, cui anche le istituzioni pare stiano riservando un'attenzione sempre maggiore. Infatti, occorre non trascurare che tra i benefici dell'invecchiamento attivo vi è sicuramente un miglioramento della qualità di vita, una riduzione del rischio di malattie croniche (con evidenti vantaggi per il sistema sanitario), una maggiore autonomia che può consentire agli anziani di continuare a contribuire alla vita della società di cui fanno parte.