La seconda tappa del viaggio culturale di diffusione del patrimonio storico-archeologico ad opera della Fondazione Mont’e Prama ha toccato oggi il Circolo Culturale Grazia Deledda di Parma.

Il convegno è stato aperto da Massimiliano Testoni, Presidente del Circolo Grazia Deledda, che ha ringrazianto la Fondazione per accompagnare il pubblico verso la conoscenza dei tesori presenti in Sardegna, parlando di eccellenze che permettono di avere consapevolezza maggiore di quella storia che non ci si ritrova a studiare tra i banchi di scuola e che parla di importanti scoperte.

“Sono onorato di essere qui con voi, in questo bel circolo così attivo e così  in fase di crescita, davanti a una sala gremita che dimostra un grande segno di attenzione e di accoglienza del quale siamo davvero grati – ha dichiarato Anthony Muroni, Presidente della Fondazione Mont’e Prama - ieri sono stati compiuti i 153 anni dalla nascita di Grazia Deledda, bisogna ricordare chi ha tenuto alto il nome della Sardegna nel mondo della cultura, facendosi onore sui palcoscenici mondiali, non solo italiani. I giganti sono il nostro tentativo di raccontare i 7.000 anni di storia che insistono sul territorio di Cabras. Siamo qui,oggi, per raccontare il lavoro della nostra Fondazione nata nel 2021. Durante questi anni successivi abbiamo  cercato di posizionarci cercando gli strumenti necessari, e questo non è mai facile all’interno di un settore pubblico, così abbiamo strutturato un modello di gestione che ci permette di mandare avanti la macchina amministrativa e di comunicazione tenendo fede a quel principio sul quale si basa l’intera attività della Fondazione: valorizzare al meglio il nostro patrimonio e renderlo fruibile facendolo conoscere al mondo, in modo che i visitatori possano conoscerlo e portino un valore aggiunto per una crescita continua e diffusa. Sulla base di questa idea, ma soprattutto per rispondere ad un bisogno di incremento di visitatori, nasce la partnership con il mondo del calcio e quello del basket, con la Dinamo e il Cagliari Calcio. Si tratta di un progetto collegato a queste due eccellenze che più incarnano l’interesse degli sportivi sardi, non solo di quelli che stanno in Sardegna, ma anche di quelli che, come voi, vivono nel mondo e sono appassionati di sport. L’accordo di comunicazione congiunta prevedeva che in occasione di partite, quando le squadre si accingevano a giocare in città d’arte e di cultura, la Fondazione si accompagnasse a loro attraverso delle conferenze scientifiche, raccontando tutte le attività e stimolando l’interesse delle persone a venire in Sardegna e visitare le nostre bellezze. Dopo il covid abbiamo avuto una crescita esponenziale, nel 2023 abbiamo chiuso con 156.000 visitatori e stiamo chiudendo il 2024 con una proiezione di 165.000 visitatori, segno di un progetto che ha funzionato e che continua a dare i suoi frutti di grande successo. In questo progetto di valorizzazione, un altro protagonista di valore è sicuramente il mondo dei circoli, la FASI è fondamentale per un’operazione di divulgazione che si rivela essere vincente”.

Il convegno si è concentrato sul tema dei Nuraghi, in un racconto simbolico che caratterizza la nostra comunità, esposto da Giorgio Murru, Direttore dell’area scientifica della Fondazione, corredato dalle rappresentative immagini del fotografo Nicola Castangia.

L’Archeologa Ilaria Orri ha concluso la conferenza con un excursus sul Parco Archeologico Naturale del Sinis, tenendo alta l’attenzione del pubblico con la proiezione di immagini rappresentative del territorio attraverso un’accurata spiegazione della lunga storia che ci attraversa e ci definisce come comunità.