Cgil, Cisl e Uil dei chimici e dei metalmeccanici continuano ad insistere per avere risposte certe nell'immediato, in merito alla situazione dei lavoratori della Portovesme srl.

Una situazione delicata che coinvolge operai e famiglie dell'azienda, oltre a tutto l'indotto. Proprio in questo senso va interpretato l'incontro in corso al Mimit che vede partecipare i vertici dell'azienda controllata dalla multinazionale Glencore, il ministro Adolfo Urso e la sottosegretaria con delega alle crisi industriali, Fausta Bergamotto.

A cornice dell'appuntamento la delegazione dei lavoratori giunti a Roma, in presidio all'esterno del palazzo del ministero.

L'obiettivo è quello di tutelare i 1200 posti a rischio, sollecitando il Governo nazionale affinchè intervenga nei confronti di Glencore per scongiurare  la chiusura della linea zinco, una produzione considerata strategica dalle sigle sindacali.

Ad esito dell'incontro, l'impegno manifestato dal gruppo Glencore è stato quello di rilanciare il sito di Portovesme, avviando un piano di manutenzione degli impianti e sviluppando il progetto litio - attualmente all'esame della Commissione Europea. Un progetto che si nserisce tra quelli strategici, presentati nell'ambito del Critical Raw Materials Act, che dovrebbe essere integrato con iniziative industriali compatibili, anche con nuovi soggetti, volte a preservare la vocazione produttiva dell'area produttiva.

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