ll lavoro svolto dai centri per l’impiego per permettere ai cittadini che ne hanno diritto di ottenere il sussidio del supporto per la formazione ed il lavoro (SFL) ha portato ad importanti risultati: tutte le 1183 persone che hanno visto accolta la propria domanda SFL sono state convocate nei centri per l’impiego, di queste, 1072 hanno già una misura SFL attivata e 791 stanno già percependo il sussidio, mentre 281 lo riceveranno nei prossimi giorni.
Tutti i 1072 hanno firmato, infatti, il patto di servizio nei CPI e gli è stata attivata una misura di politica attiva, primo passo di un percorso che ha come obiettivo il reinserimento lavorativo. I CPI, inoltre, sono impegnati a riconvocare quanti ancora non si sono presentati mentre altri attendono l’inserimento nelle liste dell’Insp e dell’Anpal. L’attivazione degli SFL è un primo step di un percorso che i beneficiari faranno insieme ai centri per l’impiego per reinserirsi nel mercato del lavoro e questo obiettivo potrà concretizzarsi grazie a una serie di interventi come l’aggiornamento delle competenze, l’inserimento in percorsi formativi, l’accompagnamento al lavoro e l’incontro domanda offerta.
“Un’alternativa positiva al reddito di cittadinanza che va oltre il mero assistenzialismo - ha dichiarato l’assessore regionale del lavoro, Ada Lai - verso il recupero delle risorse personali. L’indigenza si contrasta orientando e accompagnando le persone al lavoro con percorsi di formazione e riqualificazione professionale, costruendo nuove opportunità di lavoro e mantenendo un rapporto fattivo con le imprese per favorire l’incontro tra domanda e offerta. La Regione ha gestito la fase di transizione e di attuazione alla nuova misura Supporto per la Formazione e il Lavoro con grande responsabilità, prevenendo ogni forma di tensione sociale. I risultati raggiunti dimostrano l’impegno dei nuovi CPI nel gestire la nuova misura di politica attiva”.
“Il primo passo è stato fatto - ha sottolineato Maika Aversano, direttrice generale dell’Aspal - e ora ne stiamo facendo altri grazie anche alla pubblicazione ad ottobre scorso dei percorsi formativi che vede circa 2800 percorsi disponibili nella regione Sardegna. In questo periodo - prosegue la Dg dell’Aspal - è stata anche rilevata nei CPI una tendenza dell’ex percettore del reddito di cittadinanza a cercare lavoro e a presentare la propria candidatura anche autonomamente, segno che il mercato si sta muovendo in una direzione positiva di responsabilità anche da parte di chi fino a oggi ha goduto dell’Rdc”.
Dal primo settembre, giorno dell’entrata in vigore, anche in Sardegna è stato fatto un grande lavoro per far conoscere la nuova misura SFL ai cittadini con la diffusione, attraverso l’Aspal, dei materiali informativi del Ministero e dell’Inps. Inoltre, i centri per l’impiego e le loro sedi staccate hanno, fin dai primissimi giorni, seguito e supportato i cittadini singolarmente e attraverso seminari per aiutarli a comprendere una procedura del tutto nuova e per completare l’iter necessario a ricevere il beneficio.