La Giunta regionale ha approvato la manovra di bilancio 2023-2025 da circa 10 miliardi di euro, prevedendo un solo mese di esercizio provvisorio, per arrivare al via libera del Consiglio già entro il mese di gennaio.
Una manovra incentrata sulla ripresa del tessuto economico e sociale la crescita economica e l’occupazione, senza trascurare gli interventi finanziati con il Pnrr e per la nuova programmazione 21-27 già approvata dalla Commissione Europea.
Importante anche il pacchetto di misure per la tutela del territorio volte alla riduzione del rischio idrogeologico.
In particolare, tra le misure più rilevanti figurano il capitolo dedicato all’efficientamento energetico per famiglie, a cui sono destinati 40 milioni di euro, e imprese, a cui andranno 30 milioni di euro. Previsto l’incremento del fondo sanitario per 51 milioni (137 milioni nel 2024, 8 milioni nel 2025). Per quanto riguarda la continuità assistenziale sanitaria (guardie mediche) sono stanziati 50 milioni di euro, i cui primi 10 riguarderanno il 2023.
Di importanza strategica anche lo sviluppo economico e la competitività. In questo senso sono inseriti 15 milioni nel 2023 per la concessione di contributi a fondo perduto per i programmi di investimento delle imprese artigiane. Più in generale, non mancano nel pacchetto anche le misure e gli incentivi in favore dell’occupazione.
In particolare per l'efficientamento energetico, vengono stanziati 70 milioni attraverso la concessione di contributi in conto capitale per le imprese e le famiglie. Obiettivo: fare in modo che già dal 2023 le bollette siano più “leggere”. Le risorse si aggiungono ai 37 milioni di euro già stanziati con l’ultima variazione di bilancio in favore degli Enti locali per fronteggiare il caro-energia.
Per la mitigazione del rischio idrogeologico vengono stanziati 149 milioni nel triennio, mentre per il lavoro sono 20 i milioni di euro stanziati. Attraverso il "pacchetto occupazione", sono previsti una serie di interventi volti a favorire le politiche attive del lavoro, quale nuovo strumento indirizzato ad accompagnare il reinserimento e/o l'inserimento lavorativo dei soggetti inoccupati e disoccupati.
Alle scuole vanno 8 milioni, per lo studio dello stato di salute degli edifici scolastici del territorio sardo. I Comuni avranno quindi a disposizione le risorse per creare un’equipe che possa studiare lo stato di fatto degli edifici per evitare che casi come il crollo dell’edificio di Cagliari all’università possano ripetersi.
Sono state inoltre confermate le risorse per favorire la progettazione da parte degli Enti locali, suddivise per tipologie di interventi. Se per le scuole sono per esempio stanziati 8 milioni, per la viabilità è previsto un incremento di 6 milioni nel triennio (in aggiunta ai 4 già previsti). Sempre a favore degli Enti locali è stato previsto l'incremento del finanziamento per lo svolgimento delle attività socio-assistenziali (5 milioni l’anno). Incrementata anche la misura anti-spopolamento per l’acquisto della prima casa nei Comuni sotto i 3mila abitanti: con altri 10 milioni, lo stanziamento previsto per il 2023 passa da 15 a 25 milioni di euro (la misura in questo caso non riguarda le ristrutturazioni).
Stanziati anche 10 milioni l'anno per la ricerca, ai quali si aggiungono 25 milioni nel triennio per un progetto di ricerca genomica.