Una crescita inferiore all'1%, al di sotto della media nazionale e meno dello scorso anno.
A confermarlo é la Banca d'Italia nell'ambito dell'aggiornamento congiunturale sull'economia Sardegna, presentato questa mattina a Cagliari.
A pesare il difficile contesto geopolitica e l'inflazione che, nonostante si scesa al 5,8%, rimane comunque superiore al 5,3%, dato registrato a livello nazionale.
Elementi che si aggiungono alle carenze strutturali che già pesano sull'isola, rispetto al resto della Penisola. A soffrire sono tutti i comparti produttivi, con conseguente indebolimento della capacità di spesa delle famiglie sarde.
Una eccezione è rappresentata dal comparto del turismo e dei trasporti che hanno fatto registrare un + 5,5%, grazie all'incremento degli arrivi negli scali sardi, rispetto al 2022.
Crescita contenuta per l'occupazione: +0,9% rispetto al 2022, con l'evidfente impatto dei contratti stagionali nel turismo che hanno caratterizzato i primi nove mesi del 2023.
Per quanto riguarda il mercato del credito, si registra la sofferenza dovuta al rialzo dei tassi, che ha impattato il comparto dei mutui alle famiglie e i prestiti alle imprese.
I dati presentati da Banca d'Italia fanno prospettare uno scenario dominato dall'incertezza, che rende qualsiasi previsione estremamente difficile.