In base a quanto fa sapere il comitato promotore per il riconoscimento del marchio Igp per il Porcetto di Sardegna, ci sarebbero degli sviluppi nel processo di approvazione dell'iniziativa.
Oltre ad un interessamento da parte di più soggetti per l'adesione alla rete, sarebbe infatti quasi pronto il dossier da presentare al ministero delle Politiche Agricole e Forestali e all'assessorato regionale dell'Agricoltura, grazie al quale si spera di poter arrivare, entro il 2025, all'ottenimento del bollino per l'Indicazione Geografica Protetta del Porcetto nato, allevato e macellato in Sardegna.
In particolare, sono due le categorie interessate: il porcetto da latte, sino ai 10 chili e il porchettone sino ai 18 kg.
Nella predisposizione del materiale oggetto di approvazione da parte di ministero e Regione, il comitato tecnico e quello scientifico hanno riservato una grande attenzione al disciplinare e al meccanismo di controllo e tutela. Tutto questo grazie all'esperienza del Consorzio maturata per la carne fresca tutta sarda dell'agnello di Sardegna Igp, che ha fornito supporto tecnico e logistico.
Con l'ottenimento del marchio Igp si punta a stimolare il mercato di riferimento, con conseguente aspettativa di un'aumento consistente del fatturato.